Incendio al grattacielo di Milano: perché ANIA e la compagnia assicuratrice dovrebbero prendere subito posizione a favore della nostra categoria.

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Incendio milano torre dei moro quale posizione dovrebbe prendere ANIA

Incendio della “Torre dei Moro”: è necessario fare chiarezza sull’importanza del ruolo delle assicurazioni e creare più cultura assicurativa.

Dopo appena due giorni dal devastante incendio che fortunatamente non ha fatto nessun morto, ecco che vari attori prendono posizione, mettendo subito in cattiva luce le assicurazioni.

Open di Enrico Mentana titola:

“Perché gli inquilini del grattacielo andato a fuoco rischiano di non essere risarciti”

Il Corriere della Sera:

“Rischio indennizzo zero per i condòmini”

Sky tg24:

“Incendio a Milano, chi rimborsa i danni? C’è il rischio indennizzo zero”

Iniziamo a fare un po’ di ordine.

Il palazzo, da informazioni già pubbliche, risulta regolarmente assicurato con la Reale Mutua.

incendio milano torre dei moro tre foto insieme
Fonte: Sky Tg24

Una normale polizza, di norma riporta questa descrizione:

“Fabbricato in buone condizioni di statica e manutenzione con:

– strutture portanti verticali in cemento armato;

– pareti esterne e manto del tetto in materiali incombustibili;

strutture portanti del tetto, solai, soffittature, rivestimenti interni e/o esterni, coibentazioni anche in materiali combustibili.”

Il palazzo in questione è sicuramente in buone condizioni e il fatto che l’incendio probabilmente sia stato propagato da rivestimenti esterni in materiale combustibile, accelerato da un effetto camino, non esclude di certo la garanzia.

Ma allora per quale motivo l’avvocato Frivoli mette in dubbio il risarcimento?

Le sue dichiarazioni:

Alla luce di tutto questo, chi pagherà per il danno subito dai circa 70 proprietari? L’assicurazione? Ma i condomìni sono obbligati ad averne una?

«No, la riforma del 2012 e introdotta nel giugno 2013 non ha reso obbligatoria l’assicurazione per gli edifici condominiali. Spesso però i condomini si dotano comunque di un’assicurazione che garantisca sui danni originatisi nelle parti comuni e, in casi eccezionali, anche per danni conseguenti ad avvenimenti accaduti all’interno di un appartamento e dunque di proprietà esclusiva di un condòmino. Il classico esempio è dato dalla caduta di un calcinaccio da un balcone di proprietà non del condominio ma di uno degli inquilini. Le polizze assicurative comunque escludono i danni per dolo o per colpa grave».

La quasi totalità delle polizze, garantiscono sempre la colpa grave e pure il dolo da parte di terzi.

Ma l’avvocato vuole spararla grossa anche in caso di risarcimento:

Il grattacielo di via Antonini ha però ormai più di 10 anni, questo può influenzare nel caso di un eventuale indennizzo assicurativo?

«Lo stabile non è più considerabile “nuovo” e dunque l’eventuale polizza potrebbe avere delle franchigie che comporterebbero un indennizzo minore. Nel caso poi di un indennizzo parziale, se l’incendio fosse cominciato da una parte comune o in conseguenza di una mancata manutenzione, allora le differenze dovranno essere pagate dall’intero condominio, dunque dai proprietari».

Queste polizze garantiscono il valore di ricostruzione a nuovo. A patto che il bene venga ricostruito.

Proviamo allora a fare un po’ di ordine:

Esiste una polizza a garanzia del condominio?

Si, questa risarcirà i danni, a prescindere dalle presunte responsabilità da parte di progettisti, costruttori, fornitori e installatori. Eventualmente sarà la compagnia a rivalersi su eventuali responsabili.

Potrebbero esserci risarcimenti parziali?
Certo, per tre motivi:

1. Assicurazione Parziale

Se il valore assicurato è inferiore all’effettivo valore di ricostruzione a nuovo, scatta la regola proporzionale (art. 1907 del Codice Civile).

Cosa vuol dire?

Se per esempio servono 30 milioni di euro per ricostruire uno stabile del genere e questo è assicurato per soli 18 milioni, vuol dire che è assicurato solo per il 60%.

Mettiamo che per ripararlo servano solo 8 milioni, perché la struttura portante si è salvata.

La compagnia pagherà solamente il 60% del danno.

Io credo che la maggior parte degli stabili in Italia sia sotto assicurata.

La colpa?

In parte degli amministratori di condominio che non danno i corretti valori, in parte degli intermediari che non approfondiscono chiedendo una stima.

Nel caso in cui i condòmini abbiamo stipulato delle polizze singole, queste potrebbero limitare o addirittura salvare la situazione.

Le assicurazioni vengono sempre gestite male in questi casi di promiscuità.

Le banche chiedono di vincolare una polizza incendio a garanzia del mutuo.

Nella normalità, basterebbe vincolare una quota della polizza fatta sull’intero fabbricato, ma non lo fa nessuno perché amministrativamente è un lavoro aggiuntivo.

Ecco che partono delle polizze doppione, che in caso di sotto assicurazione, potrebbero tornare utili.

Ma la proporzionale è un problema enorme, perché opera anche per la responsabilità del fabbricato.

Questo tipo di polizze risarcisce due macro danni:

  • I danni diretti al condominio.
  • I danni che il condominio crea a terzi.

Mettiamo che la responsabilità dell’incendio sia dei proprietari perché non hanno fatto la manutenzione all’impianto antincendio.

I danni ai veicoli distrutti e ai fermi produttivi delle vicine attività commerciali, dovrebbero essere risarciti appunto dalla garanzia di responsabilità civile terzi.

In questo caso, direi che è andata di lusso. 

Supponiamo che l’incendio avesse ammazzato il postino mentre consegnava la posta e diciotto inquilini, il massimale di polizza per la responsabilità civile sarebbe stato sufficiente?

C’è da fare un monumento ai pompieri che sono riusciti a far evacuare tutti.

Ma attenzione che anche il risarcimento per la responsabilità civile del fabbricato, potrebbe essere garantita parzialmente, se la somma assicurata per la ricostruzione a nuovo del fabbricato dovesse essere inferiore a quella effettiva.

Chi dovrebbe risarcire la differenza del danno nel caso in cui il risarcimento fosse parziale?

I condòmini… in solido.

2. Le spese per demolire, sgomberare, rimuovere e ricollocare.

Spero non sia necessario demolire l’intero stabile, perché sono praticamente certo che la polizza non risarcirebbe l’intero importo.

Di norma, questa garanzia è limitata a una somma ben definita, oppure a percentuale sull’intero danno.

Per gravi danni, questa garanzia crea sempre problemi se non è stata pensata ad hoc.

3. I danni agli arredi e agli effetti personali dei condòmini

Cucina e attrezzatura varia, camera da letto e vestiario, effetti personali, non sono (quasi) mai assicurati con la polizza del condominio.

Se il condòmino non ha una propria polizza sul contenuto, deve ri-arredare a sue spese.

Riepilogando:

  1. Dovrebbe esistere un’unica polizza a garanzia del condominio e delle parti comuni, che garantisce la corretta somma di ricostruzione a nuovo e che abbia un elevato massimale per i danni che il condominio può arrecare a terzi;
  2. Ogni condòmino dovrebbe avere una polizza che garantisce i danni al proprio contenuto, oltre ad avere un cospicuo massimale per i danni che può causare a terzi nell’ambito della sua vita privata.
incendio grattecielo milano ripresa dall'alto di notte
Fonte: fanpage.it

Anche il presidente dell’associazione degli amministratori di condominio vuole dire la sua:

“L’incendio di Via Antonini: Risarcimenti? Minimo due anni”

Perché tutto questo tempo?

Questi articoli non fanno altro che alimentare la diffidenza nei nostri confronti.

La gente penserà: “Eccole le assicurazioni, figurati se pagheranno… faranno di tutto per non risarcire.”

ANIA e la compagnia che assicura la Torre dei Moro in via Antonini dovrebbero prendere posizione e sfruttare questo fatto per fare cultura assicurativa.

Ripeto, è andata di lusso perché potevano esserci morti e, proprio per questo, andrebbero velocizzate le azioni di rifacimento, documentando.

La Reale Mutua ha una grande opportunità, saprà coglierla?

Ricordiamoci che senza le assicurazioni, un grattacielo del genere non potrebbe nemmeno essere costruito, come non potrebbe essere ricostruito se a garanzia non ci fosse una polizza fatta ad hoc.

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