La garanzia RCT delle polizze di UnipolSai, Zurich e Generali ai Raggi X

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Una polizza che salva famiglie

In questo articolo:

Le assicurazioni obbligatorie sono sempre troppo poche, a mio parere!

Non ho mai capito una cosa: se parcheggio e aprendo lo sportello per scendere, faccio cadere un ciclista sono coperto dalla polizza RCA (obbligatoria).

Ma appena faccio 2 passi fuori dalla mia vettura posso rischiare allo stesso modo di far cadere un ciclista e provocargli seri danni! Però non ho nessun obbligo ad un’assicurazione che mi copra in questi casi per Responsabilità Civile.

Eppure le possibilità che accadano incidenti anche gravissimi è sempre dietro l’angolo.

E non riguarda solo professionisti come medici che letteralmente possono salvare o meno vite.

Ma chiunque di noi che svolga normalissime attività quotidiane.

Pensa ad un vaso che cade dal balcone in una via trafficata. 

Alla piastra per capelli difettosa che tua moglie porta in vacanza e fa corto circuito.

A tuo figlio minorenne che giocando fa cadere la tua ex-suocera a cui è stato affidato.

Sono banalissimi incidenti che possono avere conseguenze lievi o devastanti.

Potrei andare avanti a fare esempi all’infinito. Perché le fatalità sono infinite. Così come le nostre responsabilità. 

Eppure siamo abituati ad assicurare telefonini e lavatrici ma tralasciamo i rischi realmente impattanti e devastanti. 

Trasferiamo quelli che potremmo tranquillamente assumerci e sorvoliamo su quelli che concretamente potrebbero rovinare la nostra vita. 

Allora a fronte di un non-obbligo e di scarsissima educazione assicurativa da parte dello Stato, io credo sia nostro dovere sostituirci ai formatori che non ci sono e diventarlo noi stessi.

Diffondere cultura assicurativa per diffondere sicurezza e stabilità. 

La magia della ISO3100

Per farlo, ovviamente, serve che tu per primo abbia chiaro in testa l’obiettivo che da sempre sentiamo nostro: rendere facili le scelte difficili. 

Tutte le scelte che per inconsapevolezza le persone neanche affrontano.

E tutte quelle che sanno di dover prendere, ma che non sono in grado di gestire perché nessuno ha mai fornito loro gli strumenti giusti per farlo.

Nella ISO 31000 noi abbiamo individuato il migliore mezzo per trattare qualsiasi tipo di rischio e trasformarlo in opportunità, come per magia! 

La ISO 31000 è lo standard utilizzato dalle grandi aziende per la gestione dei rischi. E se è vero che si pone l’obiettivo di mettere ogni organizzazione nelle condizioni di individuare, prevenire e gestire tutti i rischi nell’ambito della propria attività, attraverso un approccio strutturato, è altrettanto vero che si può applicare in qualsiasi ambito. 

Anche quello privato, per scelte che riguardino la vita economica del nucleo famigliare o del singolo. 

Così siamo partiti dalla ISO 31000 anche nell’analisi della garanzia RCT nelle polizze di Zurich, UnipolSai e Generali, individuando: 

  • il contesto che è quello del privato
  • che ha l’obiettivo imprescindibile di proteggersi da morte finanziaria certa nel caso che un qualsiasi membro della famiglia possa causare un danno grave ad altri
  • definendo il proprio personale appetito al rischio, cioè quanto possa sostenere da solo per risarcire un danno (e qui la polizza non può essere un’opzione ma dovrebbe essere un obbligo visto che non c’è limite alla richiesta di risarcimento)
  • ricavando così anche la valutazione del rischio (illimitato, appunto).
  • Ci dobbiamo poi accertare che il cliente abbia ben compreso cosa sta trasferendo e cosa non sta trasferendo rispetto ai rischi che corre 
  • e soprattutto dovremo impegnarci in costanti monitoraggio e revisione perché le situazioni potrebbero cambiare di anno in anno. Un minore in più da tutelare, un convivente che se non dichiarato potrebbe risultare privo di copertura, un genitore che potrebbe venire considerato terzo o no a seconda delle diverse condizioni del contratto. 

E ribadisco: tutti noi abbiamo un contesto privato ed un patrimonio da tutelare ma nel retaggio comune si pensa di doversi assicurare perchè il cane potrebbe andare a scavare nel giardino del vicino rovinando le aiuole o perché un figlio minore potrebbe rompere la porta-finestra del condominio giocando a pallone nel cortile.

Tutto ciò rende questo tipo di polizze banali e trascurabili.

Io voglio ben sperare che questi tipi di danni, per quanto fastidioso possa essere risarcirli, non intacchino a fondo il patrimonio personale di nessuno. 

Ce ne sono altri, invece, altamente impattanti a cui dovremmo pensare: anche se parlare di “sfighe” e “rogne” non è mai piacevole, la soluzione non è far finta che non esistano! Certi argomenti vanno affrontati perché riguardano rischi reali.

Tanti dei fallimenti di cui sentiamo spesso parlare (non solo di società ma anche di persone fisiche) sono provocati proprio dalla mancanza di uno “scudo”, una diga che possa arginare il tracollo, insomma una buona copertura per le responsabilità civili.

Il nostro ruolo

Vista la portata di questo genere di garanzie, diffonderle in maniera massiva DEVE essere una nostra priorità! 

E non una priorità che va presa a cuor leggero ma ben ponderata e preparata. Partendo dalla conoscenza approfondita delle polizze che si propongono e dall’onestà di riconoscere che potremmo avere tra le mani un prodotto non adatto alle esigenze del cliente che dovremmo tutelare.  

Lo scopo de La Polizza a Raggi X è proprio analizzare contenuti, limiti e condizioni dei testi di polizza per sviscerare pro e contro. Imparzialmente e approfonditamente, grazie ai miei 28 anni di esperienza nell’ambito assicurativo ed ai più di 40 di Michele Borsoi, professionista che volentieri si presta a questo ruolo, con lo scopo di diffondere sempre più cultura assicurativa e garantire a qualsiasi intermediario (A, B, E, poco importa!) di soddisfare sempre meglio le esigenze della propria clientela ed attirarne continuamente di nuova.

Le polizze non sono tutte uguali e tantomeno lo sono i nostri clienti e le loro esigenze.

Bene, ti do una buona notizia (o cattiva, se tu fai questo mestiere solo per incassare provvigioni): spetta a noi il ruolo del consulente. Sta a noi spiegare perché una polizza facoltativa dovrebbe invece essere tassativa. È nostro il compito di responsabilizzare il cliente rispetto a certi argomenti che lui tralascia per inconsapevolezza! 

Diamo chiarezza. Diamo comprensibilità. Diamo trasparenza. Diamo coscienza. 

Ma soprattutto diamo certezze ai nostri clienti! 

Se ti sei perso la 5a puntata de La Polizza a Raggi X (che è solo la prima parte riguardante la Garanzia RCT delle polizze di Zurich, UnipolSai e Generali) puoi rivederla qui:

<<Guarda ora>>

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Credo che il mestiere dell’assicuratore sia qualcosa di nobile e prezioso: aiutiamo le persone a non rimanere MAI senza soldi, aiutiamo gli imprenditori a non fallire, aiutiamo intere famiglie a non entrare in crisi economiche irreversibili nonostante gli imprevisti che la vita ci pone davanti.

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